Abbiamo imparato in quest’articolo a conoscere quella che è la componente più importante della femminilizzazione e della mascolinizzazione della voce, cioè la risonanza.

Quello che impararemo con quest’articolo è individuare e riconoscere il peso della voce, un’altra componente che, “combinandosi” con la risonanza, determina quanto una voce sia percepita come naturalmente appartenente a un genere rispetto a un altro.

Il peso: un rumore di sottofondo

Il peso della voce è spesso l’elemento più “misterioso” di una voce. Fa parte di quella che mi piace definire la categoria dei “rumori di sottofondo”, perché, per accorgerci che c’è, abbiamo bisogno di ridurlo, e per accorgerci che non c’è, dobbiamo aumentarlo. Se vi è già venuto il mal di testa vi assicuro che non siete sol*!

Ora vi propongo un audio in cui manterrò la risonanza, la frequenza e il volume stabili mentre dirò una parola, “elettrocoagulatore”.

Ascoltando attentamente, anche con più ascolti, possiamo notare che, durante il secondo suono, la mia voce è un po’ più rumorosa, vibrante. Questo brusio di sottofondo è il peso della voce.

Molto spesso la domanda che mi viene posta è:
“Ma il peso è il volume della voce?”, e la risposta è no.

Come dimostrazione ecco un altro audio in cui canto due scale musicali con due volumi molto differenti.

Nella prima melodia canto note a un volume piuttosto basso, e aggiungo, apposta, molto peso nella mia voce. Nella seconda melodia alzo molto il volume, ma il brusio di sottofondo è come scomparso rispetto a prima.

Nel primo audio il peso è talmente tanto che più che un suono di sottofondo questo diventa quasi la componente più evidente e caratteristica della mia voce, mentre nel secondo questo rumore non è una caratteristica che salta all’occhio.

Adesso vi propongo un audio in cui parlo in cui la differenza di peso c’è ma non è così grande e con una risonanza adeguata al range femminile.

In questo caso la risonanza è salda in un range femminile, quindi anche aumentando il peso non si perde il passing. La voce però sembra un po’ forzata, meno genuina e graziosa, e “invecchia”.

Adesso vi propongo un audio nel quale mostrerò una risonanza che ritengo androgina(nè chiaramente femminile né chiaramente maschile), e poi vi aggiungerò del peso. Per rendere più evidente il cambiamento emetterò solo una vocale, la u.

La mia percezione è che la mia voce, inizialmente, potrebbe essere, da ascoltatori diversi, essere interpretata diversamente. Qualcuno potrebbe “leggerla” come femminile, altri come maschile. Ma aggiungendo il peso credo che la gran maggioranza delle persone la percepirebbe come maschile.

Se si cerca la femminilizzazione, questo esempio mostra come il peso sia  da tenere sotto controllo. D’altro canto, se si cerca la mascolinizzazione questo audio mostra che un maggiore peso possa aiutare dove la risonanza non è saldamente in un range maschile.

Ribadisco infatti una cosa essenziale:

Lavorare sulla risonanza e basta può non essere sufficiente, senza un peso adeguato la voce rischia di non avere un adeguato passing.

E adesso cerchiamo di capire cosa genera il peso della voce.

Come nasce il peso della voce

Il peso della voce nasce, come la frequenza, dalle corde vocali. Nello specifico, dalla massa vibrante delle corde vocali, ed è proprio la massa che determina quanto sia pesante la voce.

Le corde vocali delle persone che hanno avuto una pubertà androgenetica sono in media più lunghe e spesse rispetto alle persone che non l’hanno avuta. Questo non solo determina che vibreranno a frequenze in media più basse, ma anche che il movimento delle corde vocali produrrà più rumore.

Non a caso questo suono viene chiamato anche “ronzio”. Il ronzio vero e proprio viene prodotto dalle ali degli insetti, che, per volare, sbattono a grandissima velocità.

Tau_Emerald_inflight_edit

 E se un battito di ali produce un suono, lo stesso battito di ali prodotto molto velocemente fa sì che quel centinaio di singoli suoni vengano percepiti come un suono unico.
Infatti, quell’unicum di interazioni fra le corde vocali che, nell’arco di un secondo, può facilmente arrivare a qualche centinaia di cicli al secondo generano un suono di sottofondo costante.

Questo suono di sottofondo che nasce dallo “sbattere” delle corde vocali ad alta frequenza è il peso della voce.

Il peso nella mascolinizzazione e nella femminilizzazione della voce

Come abbiamo visto poco fa, le corde vocali delle persone AMAB sono più lunghe e spesse rispetto a quelle delle persone AFAB che non hanno assunto testosterone. Proprio per questo motivo, nel caso della mascolinizzazione della voce, il peso è un alleato prezioso su cui è bene lavorare per garantire una voce che sia percepita come naturalmente maschile.

Ecco un mio audio che illustra l’effetto dell’aggiungere il peso a una voce con una risonanza sì nel range maschile ma un peso non particolarmente elevato. Per semplicità, canterò una piccola melodia.

Nella prima parte dell’audio, quella col peso leggero, la voce è un po’ più simile a quella di un coro gregoriano rispetto a una voce tipica maschile. La seconda parte è più convincente in tal senso proprio perché il peso è amplificato.

Per avere una voce masc con un ottimo passing, il peso è, a mio avviso, un elemento imprescindibile. Avere solo una risonanza grossa potrebbe rendere la voce un po’ finta, un po’ “sbadigliata”.

Se la risonanza è l’elemento essenziale e fondante per il passing, è il peso ciò che rende la voce naturale. Questo sia per le voci transmasc che per le voci transfem.

Ritornando alla femminilizzazione, nell’audio in cui mostro la differenza fra volume alto e basso viene rivelata una cosa: una voce con risonanza piccola ma peso elevato ha un suono un po’ peculiare, un suono più associabile a una fumatrice incallita o una donna anziana rispetto a una donna giovane.

Se, infatti, la persona che vuole femminilizzare la voce è giovane ma, a causa del peso, ha una voce da donna anziana, il suo passing potrebbe risentirne.

Il peso, in estrema sintesi

Il peso della voce è il “ronzio” che possiamo più o meno udire in una voce. Una voce che produce molto peso verrà percepita come più maschile, una che ne produce poco come più femminile.

Domande frequenti sul peso della voce

“Quindi le donne cis non hanno peso nella loro voce? E’ necessario avere una voce cristallina per avere abbastanza passing?”

Ogni voce ha un certo livello di peso, perché ogni voce nasce dalle corde vocali che entrano in interazione fra loro, e questa interazione non può non provocare un rumore. La differenza fra la voce di una persona AMAB e quella di una AFAB è che, in media, una persona AMAB ha un peso che possiamo sentire, “isolare”, mentre le persone AFAB, in media, hanno un peso molto meno intenso.
Ma, come esistono persone AMAB con bellissime voci leggere, esistono persone AFAB con meravigliose voci pesanti. E la loro bellezza potrebbe derivare proprio da questo peso “in più” o “in meno” rispetto alla media.
Quindi, se il passing è un obiettivo, quello che conta è che la combinazione di risonanza e peso sia vincente, qualsiasi sia il “mix” di questi due fattori.

“Le voci nasali sono pesanti? Mi sembra che i suoni siamo molto simili.”

La nasalità avviene nel momento in cui il flusso dell’aria viene in buona parte o totalmente direzionato nelle cavità nasali, mentre il peso nasce dalla massa vibrante delle corde vocali e il modo in cui esse entrano in interazione.
Da un punto di vista anatomico la genesi dei due suoni è diversa, e infatti, sebbene simili, presentano delle differenze che è possibile individuare con un trucchetto, cioè tappandosi il naso.
Se si prova a fare una voce nasale e ci si tappa il naso, in base alla quantità di flusso dell’aria che va nel naso, la voce o suona molto metallica oppure non si sente proprio nulla(se non suoni che ricordano un rantolo!).

Segue un audio illustrativo in cui sentirete la stessa parola, ancora “elettrocoagulatore”, scelta perché abbastanza lunga da poter sentire la differenza e priva di suoni nasali(m, n, gn, ng…). In entrambi i momenti tappo le narici del mio naso. Prima avremo un suono pesante, e poi uno nasale con flusso dell’aria che non passa completamente per le cavità nasali.

L’effetto è anche piuttosto divertente!

“Ho notato che se uso una voce ariosa il peso della mia voce diminuisce. Faccio bene a parlare così?”

Per ragioni di igiene vocale, la voce ariosa non è il metodo giusto per diminuire il peso. Il peso effettivamente è ridotto, perché, mentre emettiamo una voce ariosa, le corde vocali non restano, come fanno normalmente, in stretto contatto. Questo fa sì che la massa in adduzione delle corde vocali sia minore, alleggerendo il peso, ma si scambia un rumore di sottofondo con un altro. Vi faccio un esempio audio in cui passiamo da voce pesante, a voce ariosa, a voce leggera.

La voce ariosa può essere anche piuttosto gradevole, ma va usata con moderazione. Il problema infatti nasce nel momento in cui la tecnica stessa di femminilizzazione della voce è ariosa e si è imparato a femminilizzare la voce solo e soltanto con l’ariosità. Questo alla lunga può provocare difficoltà nella fonazione e a ritrovarsi con una voce sempre debole e fiacca. Infatti non è possibile alzare molto la voce in questo modo, perché, per riuscirci, abbiamo bisogno che le corde vocali facciano una buona adduzione.